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 Notizie-Informazioni: Una scelta consapevole

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Carissime “briciole”, sostenitrici, sostenitori, promotrici e promotori,

               tra quattro mesi il nostro amato gruppo compierà il suo quinto anno dalla nascita e per l’occasione sarebbe bello ritrovarci tutti insieme, un’impresa assoluta vista la vastità attuale di Noi, briciole.  L’ 11 ottobre 2007 comunque è relativamente vicino, ma per il momento invece, mi piacerebbe coinvolgervi in una nuova rubrica che vorrei inaugurare nel sito.

Ho pensato che si potrebbe chiamare “Una scelta consapevole”, questo per ora il suo titolo provvisorio. Mi piacerebbe che gran parte di voi si presentassero ai visitatori in una ventina di righe massimo dicendo quanto segue:

PERCHE’ avete scelto di aiutare Noi, briciole, la motivazione che vi spinge ancora a farlo

CHI vi ha fatto conoscere questa realtà e se siete stati convinti da subito o meno

COSA avete fatto e fate nel gruppo, il vostro ruolo al suo interno

Poi potete lasciare commenti sul funzionamento del gruppo, sulla sua filosofia, sulla vostra idea di volontariato, dite quello che volete insomma!

Lo scopo di questa nuova rubrica che desidero far diventare la seconda più vista dopo la Storia del gruppo, è quello di darvi uno spazio di assoluta libertà espressiva, ma soprattutto cercare di allargare la nostra cerchia benefica, coinvolgendo nuove potenziali “briciole”.

Aspetto i vostri scritti su pino@noibriciole.net

                                           Responsabile e fondatore di Noi, briciole
                                                                                      Pino Macrì

                                                       
ALESSANDRA (24) operatrice sociale e insegnante

Ci sono quei momenti nella vita in cui vorresti ringraziare sempre. Per tutto. Momenti di grazia in cui ti si schiudono gli occhi di fronte all'immensità di beni ricevuti. Ebbene circa 3 anni fa ero nel piano di questa grazia e cercavo un modo per "sdebitarmi".
Pino, con quel suo fare delicato ma sempre energico e risoluto, mi ha indicato la strada da prendere. La strada che lui stesso aveva creato.
Entusiasta ho cominciato gradulamente a cooperare insieme con le altre briciole e a vivere concretamente quel richiamo cristiano alla condivisione che ci insegna che non siamo tanto proprietari dei beni che possediamo bensì amministratori degli stessi, e che possiamo incarnare quella Provvidenza di cui io stessa continuo a cogliere i benefici.
Quindi grazie a tutti voi che permettete l'esistenza di questa associazione. Grazie a Pino che ha avuto il coraggio di coltivare la sua idea e renderla grande.

                                                       


STEFANIA (46) impiegata

Ho conosciuto casualmente Pino ed il suo papà e ringrazio ancora oggi, quella persona che ci ha fatto incontrare.
Così....un pò per caso, un pò perchè incuriosita di conoscere tutte queste persone che fanno parte dell'Associazione, ho accettato ben volentieri di farne parte anch' io (nel mio piccolo). La trovo un' iniziativa STUPENDA e degna di tutta l' attenzione. Ho partecipato in parte anch' io con delle mie poesie al  "lavoro" delle. "Briciole" siamo tutti "gocce" nel mare in questo mare pieno d' Amore e di condivisione con l' Altro. L' altro che ha bisogno di noi tutti ognuno come può. L' importante è: DONARSI. Solo così il nostro lavoro è compiuto.
Chiunque entra in contatto con Pino, ne esce illuminato è una persona stupenda! Quando si ha la fortuna di conoscere persone come lui, ti rispondi
che vale la pena ancora credere in certi valori e che  'nulla'  è buttato al vento.
Condivido con Alessandro....che gli  'Angeli' esistono e sono in mezzo a noi basta riconoscersi.
Con questo concludo, il mio breve intervento e saluto tutti con immensa GIOIA.



                                                       
 

FRANCESCO (38) barista

Voglio iniziare essendo schietto... queste iniziative umanitarie mi sono sempre piaciute, però non ho mai avuto gli attributi per affrontarle sul serio. Comunque nel momento in cui Pino me ne ha parlato, mi si è spalancato il cuore, sapendo che potevo appoggiarmi a chi per queste cose gli attributi ce l'ha... eppure belli grossi! So per certo che questo gruppo finchè ci sarà Pino come responsabile rimarrà vivo e vegeto, continuando a distribuire amore a chi ne ha bisogno... un bisogno vero! E allora io continuerò a far parte di Noi, briciole, perchè anche se non vi partecipo fisicamente, moralmente mi sazzia a volontà.


                                                         

BARBARA (N.P.) maestra di scuola primaria

Sono maestra di scuola primaria e da quando insegno, "solidarietà, condivisione, attenzione e rispetto all’altro" sono state, sono e saranno i fondamenti su cui ho basato il mio insegnamento.
Ho cercato di gettare nei miei alunni qualche seme e con mia grande meraviglia nell’ottobre 2004, ho scoperto nel giornalino dell’ O P A M , di cui faccio parte, che il semino gettato nel cuore di Pino stava germogliando e dando i suoi frutti,aveva formato un gruppo "Noi briciole".
Anch’io mi sento di essere una "briciola" di questo pane di cui fanno parte anche tanti giovani e ciò mi fà immenso piacere.
Il pane della condivisione, Pino l’ha mangiato e assaporato fin dall’età di sette anni, quando allora, alunno di seconda elementare, mi portò i suoi primi risparmi da destinare ai bambini poveri tramite un progetto dell’ O P A M . La condivisione, la solidarietà e l’attenzione all’altro sono cresciute con lui fino a dare i frutti maturi che oggi sono sotto i nostri occhi.
Perciò mi sento orgogliosa e contenta di aver avuto un alunno capace di mettere a frutto quei semi gettati nel suo cuore bambino ed ora diventati questo pane fragrante e saporoso che può sfamare e colmare tante necessità, perché:

Tante gocce formano il mare.
Tante briciole formano un pane.
Tutti insieme si può formare
una solida catena per amare.

Caro Pino, vai sempre avanti perché il Signore ti aiuterà e ricordati che tu sei le "sue mani e i suoi piedi che camminano e aiutano, il suo "cuore" che può spandere amore. Puoi avvicinare tanti giovani a cui comunicare entusiasmo, fiducia, speranza, gioia di vivere e condivisione.
La tua maestra Barbara Curcio

  
                                                          

MARCELLA (26 anni) impiegata


E' da pochissimo tempo che il sentiero della mia vita si è incrociato con quello di Pino, una persona rara e generosa come pochi. La mia più grande passione è scrivere e quando lui mi ha parlato dell' associazione Noi, briciole ho sentito forte, dentro di me, il desiderio di dare il mio modesto contributo. Nella mia vita, ho dei punti fermi, dei principi a cui non rinuncerei per nulla al mondo; uno di questi è fare il possibile per aiutare gli altri, in special modo quelli a cui la vita stenta a sorridergli; per questo ho deciso di aiutare Pino perchè credo che, al giorno d'oggi, la vita frenetica che conduciamo, spesso ci spinga lontano dal compiere buone azioni e, quando accanto a noi passa il "treno dell'amore" bisogna salirci sopra e alimentare il suo motore benefico.

                                                           

 LUCA (26 anni) studente e pubblicista


Ho conosciuto il gruppo Noi,Briciole per puro caso. Direi che l’Università di Roma Tor Vergata ha svolto un ruolo fondamentale. Sin da subito più che valutare la vostra “attendibilità” ho cercato di capire la vostra mission e ciò che ad essa è satellite. Concretezza, abnegazione e serietà sociale. Caratteristiche pregevoli. Carpire lo spirito di tutti i progetti intrapresi è una cosa prioritaria, soprattutto per me riflessivo e scrupoloso. Non ho impiegato molto a realizzare che il vostro fare era ed è un bellissimo fare. A quel punto mi sono lasciato andare fiducioso e senza remore. Siete coinvolgenti. Il dialogo instaurato con Pino (unica Briciola da me conosciuta) è stato un approccio costruttivo e sincero. Coerente con le necessità e le possibilità del gruppo non si è mai sottratto a nulla. Domande, peculiarità e collaborazioni. Più che spiegare il perché della mia “partecipazione”, direi che il mio modesto contributo si è estrinsecato (ad oggi) in un’associazione esterna. Tale definizione non è volta a prendere le distanze da qualcuno o qualcosa, minimante. Bensì consiste in una pura forma di rispetto verso tutti voi. Le vere Briciole. Fate parte di un gruppo da tempo, e nel tempo avete contribuito materialmente e moralmente più di me.
Il mio apporto ha giocato un ruolo più apprezzabile “a mezzo stampa”. Ho subito sposato il vostro operato per il Bambin Gesù. Forzando competenze territoriali e rubriche ho deciso di raccontare il più rapidamente possibile la vostra iniziativa nei trenta comuni dei Castelli Romani e Prenestini.
La speranza è di tramutare l’attuale associazione esterna in concreta partecipazione attiva, affinché questo gruppo possa crescere ancora. L’undici ottobre se non erro dovrebbe esserci una cena. Beh, vorrei conoscervi tutti e far parte di voi. 

                                                             
SIMONE (25 anni) studente, FRANçOIS (23 anni) studente

Sono passati ormai parecchi anni da quando io e Simone ci siamo iscritti al gruppo Noi, briciole; è passato dunque del tempo da quella scelta ponderata e particolarmente sentita. Sebbene ci iscrivemmo in periodi diversi, la motivazione era la stessa. Non vogliamo dilungarci in discorsi filosofici o voli pindarici come abbiamo letto nei discorsi degli altri membri di noi briciole di cui condividiamo una certa parte; bensi vogliamo essere materialisti, concisi al massimo e andare dritti al punto.
Siccome nel XXI secolo la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare, l'unica possibilità di migliorare le cose è versare dei soldi e sperare che qualcosa cambi con essi; non esistono altri espedienti più veloci ed efficaci purtroppo.
Una volta deciso di donare dei soldi il passo successivo, cioè la scelta su quale associazione scegliere, è sempre il più difficile visto che come sappiamo la maggior parte delle associazioni benefiche sono benefiche solo ai proprietari delle stesse, ma con Noi, briciole siamo stati certi fin da subito che i soldi versati finivano dritto a chi ne aveva bisogno, grazie sopratutto all'ottimo lavoro di Pino.
Per questo ci siamo iscritti e per questo continueremo ad aderirci sperando che col nostro piccolo aiuto qualcosa in qualche parte sperduta del mondo migliori.


                                                             
 LUANA (24 anni) studentessa

Ho sempre cercato nel mio piccolo di fare volontariato impegnandomi nel servizio educativo e nelle adozioni a distanza ma quando tre anni fa Pino mi ha fatto conoscere Noi, briciole ho capito che avrei potuto fare ancora di più! Ho sentito che le mie emozioni scritte in poesia sarebbero potute trasformarsi in una concreta opera di sostegno a favore di chi sa davvero cosa significhi vivere con difficoltà.Con semplicità e un po’ di timidezza ho creduto nel progetto offrendo disponibilità d’animo e di tempo nonostante la mia presenza nel gruppo si riduca a qualche scritto in versi e una decina di copie vendute. Ma sono felice di sapere che le mie rime senza valore possano essere fonte di vita e sostentamento per molti. Cerco allora di prendermi a cuore chi è in difficoltà mettendo in gioco me stessa per aspirare a quell’amore gratuito che Gesù ci insegna. E non sento solo di dare ma di ricevere molto da questa piccola esperienza. Invito tutti perciò a dare il proprio contributo ideativo e materiale perché credo che tante briciole possano continuare a regalare sorrisi e sfamare il mondo. I successi ottenuti in questi anni ed il bene che si è riusciti a diffondere mi danno la carica per crederci e continuare ad aspirare ad obiettivi sempre più alti perché ognuno di noi può sempre fare di più! Un saluto a tutte le briciole e in particolare al grande Pino senza il quale non sarei nemmeno una briciola!

                                                              

ALESSIA (19 anni) studentessa

In realtà la mia attività di volontariato è nata prima di conoscere Pino e di entrare a far parte del gruppo Noi, briciole....prima di conoscere questo ragazzo che dona tutto se stesso per gli altri, avevo già in adozione un bambino in Brasile tramite un'associazione che si chiama "Aleimar Onlus" e poi Pino mi ha coinvolta nella offerta dei libri e così via. Dopo qualche tempo che collaboravo, mi ha chiesto di entrare a far parte ufficialmente del gruppo e io ho subito accettato...indubbiamente è un impegno, ma io credo che se lo si faccia con amore possa diventare anche un divertimento e soprattutto un piacere!
Penso che questa attività sia molto importante, perchè anche se è come una piccola goccia nell'oceano, però se tutti cominciassimo da una minuscola goccia, il mondo potrebbe cambiare e tanti potrebbero prendere esempio da noi che già lo facciamo! Ovviamente è una cosa che bisogna sentire nel cuore, non può farlo chiunque così tanto per farlo...però vi posso garantire che dà molte soddisfazioni!
Spero che il gruppo possa crescere ancora e che le persone possano capire l'importanza di questa attività di volontariato che riempie il cuore! 

                                                              
                                                                                         
DANILO (23 anni) cuoco e poeta

... ho chiuso gli occhi per un istante... ho visto il buio, il freddo... poi riaperti all'improviso..grazie a due persone che rischiando di essere travolte dalle macchine di notte in piena autostrada dove si corre e non ci si guarda attorno... potevo rimanere lì... non ricordo i loro volti... ma dopo lunghi mesi potevo camminare di nuovo... il freddo passava e capivo che come me altri rischiavano di rimanere soli... il destino mi fece incontrare Pino, un ragazzo, un progetto BELLISSIMO, una voglia di vita, che forse in questo caotico mondo non è facile averne... il progetto semplice ma comunque difficile, era ed è ancora, donare un posto dove bambini e le loro famiglie possono trovare speranza, speranza per una vita..
Un Abbraccio!!!

                                                             

 PATRIZIA ( N.P.) docente di lingua inglese

Ritengo personalmente che il gruppo Noi briciole, abbia un'alta finalità nel mondo di oggi, così difficile da trovare, in quanto spesso siamo vittime di inganni, solo per estorcere soldi e certe somme non si sa dove vadano. In Noi, Briciole ho sempre trovato trasparenza e finalità di intenti ottime e questo mi ha spinto a mantenere i contatti, anche grazie a Pino che segue l'Organizzazione in maniera egregia.Non conoscevo questa realtà fino a quando Pino stesso, compagno di Università di mia figlia, decise di fare il primo libro, chiedendo la collaborazione di persone che scrivessero poesie e quant'altro. Sono stata subito entusiasta dell'idea che i miei umili lavori potessero in qualche modo essere divulgati a livello di messaggio, ma soprattutto per aiutare fattivamente una comunità. Ciò mi ha reso veramente felice, anche se una parte dei miei libri vanno ogni anno in beneficienza, per aiutare i ragazzi della Bolivia e del Perù, del mio amico sacerdote Mons.Natalino Zagotto, che si adopera per questo.
Il mio contributo all'interno di questa organizzazione è solo dare le mie poesie, quando viene fatto un libro,purtroppo ho tanti impegni che non so neppure quale posticino potrei occupare, se non quello che mi viene richiesto.
"Ad Maiora" quindi per tutti noi e per chiunque ci seguirà anche nel futuro...è bello prestare la propria opera e sapere che c'è qualcuno che ne usufruisce, anche se diciamo sempre una goccia nel mare.
l'importante è che la goccia ci sia e sopravviva.

Cordiali saluti a tutti, il mio cuore è con voi.

                                                            
CLAUDIA (23 anni) studentessa

Sono una ragazza immensamente fortunata. Da quando sono piccola non faccio che affermare che se tutti avessero anche solo un decimo della mia fortuna, questo mondo sarebbe praticamente perfetto. Poi, un giorno (che oggi riesco difficilmente a collocare con precisione nello spazio e nel tempo) mi sono resa conto che forse qualcosina per cercare di racimolare quel famoso “decimo” di cui parlavo, magari potevo farla io stessa, seppur nei miei limiti. Così è cominciata la ricerca di una buona causa a cui dedicare un po’ del mio tempo, del mio impegno, dei miei soldi…..e in cui investire la mia fiducia.
Nonostante la bambina che è in me ancora continui inevitabilmente a sognare e sperare che in fondo a qualcosa i miei contributi siano effettivamente serviti, mai prima di conoscere Noi, briciole mi ero imbattuta in un’associazione caratterizzata da un impegno e da risultati tanto concreti, evidenti e tangibili, tali da lasciare inesorabilmente senza risposta la domanda “Perché no?”.
Probabilmente, uno dei motivi per cui non ho trovato una sola ragione valida per non aderire all’associazione ed alle sue iniziative è che sono stata “reclutata” da quella che forse è la migliore briciola che potessi incontrare, Pino: un ragazzo timido, affettuoso, con gli occhi buoni, il cui entusiasmo ed ottimismo raramente riescono a non contagiare chi gli sta attorno, che ha riacceso in me la speranza ed al tempo stesso il desiderio di poter aiutare qualcuno che purtroppo non è fortunato quanto me. E per questo lo ringrazio ancora.
Ora, definire il mio ruolo all’interno dell’associazione non è una cosa semplice, in quanto non so se l’insieme delle cose (a mio avviso, poche) fatte fino ad oggi possano effettivamente assumere la definizione di “ruolo”: per ora non ho fatto che dare dei piccoli contributi economici (a cui l’appellativo “briciole” si addice perfettamente) e cercare di coinvolgere più gente possibile nella offerta dei libri. Per fortuna, c’è stato qualcuno in grado di trasformare gesti tanto piccoli e semplici in aiuti preziosi per i bimbi.
L’esistenza di Noi, briciole e di alcune bellissime persone che ho conosciuto mi dà fiducia nel mondo e nel genere umano ed essere una briciola mi dà la possibilità, nel mio piccolo, di aiutare chi ne ha bisogno. E tutto questo in un ambiente estremamente sereno, positivo ed amichevole. Mi chiedo: si può volere di più?


                                                           

SERENA (20 anni) studentessa

Il tipo di volontariato che preferisco è quel tipo di impegno nel sociale dove  ci  si   "sporca le mani ", dove si sta a contatto con la povertà e dove sono maggiori  le volte in cui torni a casa ferito, perchè ti rendi conto di non essere servito a nulla, che le volte in cui torni felice, anche se ricevi sempre tantissimo da ogni esperienza. Eppure la mia giovane età e l'impegno dello studio e del lavoro, mi fanno capire che non posso fare tutto quello che vorrei. Il gruppo Noi, briciole mi aiuta ad arrivare fin dove io non riesco ad arrivare...mi fa essere presente lì dove sono irrimediabilmente assente...e mi porta ad intervenire in tante situazioni che non conosco. In più mi ha fatto conoscere persone straordinarie, primo fra tutte Pino, il cui instancabile impegno e l'enorme fiducia nella vita è per me lo stimolo più grande per continuare a fare qualcosa per gli altri...è ciò che qualcuno ha definito "comunione dei santi". E la cosa bella è che non sono stata io a cercare il gruppo ma è stato il gruppo a trovare me..."Il  miracolo più grande è che Dio si serve di piccole cose come noi. Ci usa per fare il suo lavoro. Lascia che Dio ti usi senza consultarti."

                                                       
                                                       
SARA (24 anni) studentessa

Ho conosciuto Pino all'università di Lettere e Filosofia di Tor Vergata....e quasi per caso parlando e sparlando sui corsi e sui prof. è saltato fuori come il coniglio dal cappello l'argomento volontariato e "Noi briciole". Poi le cose sono venute da sé...la passione, la voglia di impegnarsi in qualcosa di utile, di bello, restare ancorati ancora a certi valori perché ci si crede profondamente...e poi l'uscita dei libri, le adozioni a distanza, il coinvolgimento e l'adesione di tante persone sono la spinta, direi il propellente...ne abbiamo bisogno di propellente...tanto... altrimenti come fare a far girare il mondo??

                                                        
                                                        
LUIGI (46 anni) impiegato

   Il perché sia diventato una Briciola ha ragioni profonde e particolarmente importanti.
Sono sempre stato, sin da bambino, una persona che credeva e crede in certi valori.
E’ molto probabile che ciò e dovuto all’educazione che i miei genitori hanno cercato di insegnarmi. Spesso, però, pur avendo la sensibilità di guardare anche chi è rimasto dietro, sono stato preso dalla mia vita e ho vissuto una sorta di “quarantena” aspettando qualcosa che mi desse l’occasione di mettere in pratica i miei veri sentimenti.
   Mai avrei immaginato che l’occasione,  sarebbe  arrivata con tanta forza da travolgermi totalmente.
Il mio Tsunami della solidarietà  è opera di Pino, una “locomotiva”, così lo chiamo con affetto, sentendomi nei suoi confronti un semplice vagone, che viene guidato dal ciclone buono che è ospite dentro questo ragazzo. Ho sempre pensato che, quando un figlio ha una passione sana e forte come in questo caso, un genitore ha il dovere di agevolare, assecondare insomma mettersi a disposizione, altrimenti si corre il rischio di trasmettere ai nostri figli soltanto delle belle parole.
Pino mi ha insegnato molto nella realizzazione delle idee benefiche e solidali, ma soprattutto, ha dato, a me in particolare, l’opportunità di conoscere un mondo di giovani volenterosi  e sensibili pronti ad aiutare chi è stato più sfortunato di loro. A questi ragazzi va un mio personalissimo pensiero ringraziandoli tutti e abbracciandoli con affetto e gratitudine. A voi, piccole Briciole,  auguro di raggiungere traguardi, con mille soddisfazioni, sia personali che del “gruppo”.
Con affetto, una Briciola-genitore felice.
 
                                                       
ALESSANDRO (25 anni) studente

Nella società di oggi, le persone ormai si sono ridotte a “campare”. Per fare ciò, ricorrono ai mezzi più disperati quali, cercare di vincere una schedina sportiva iscrivendosi a gruppi per elaborare sistemi pseudo-vincenti, cercare di guadagnare alla borsa partecipando a gruppi di discussioni inerenti agli argomenti studiati, cercare di guadagnare nei modi più loschi quali rubare, truffare ecc ecc. Cosa hanno in comune queste azioni? Il “non pensiero” verso chi sta veramente male, chi non riesce ad arrivare a fine mese, chi è costretto a lavarsi in fiumi pieni di morti, chi è malnutrito, chi ha malattie incurabili..
Non è facile prendersi cura di tutto ciò. Il lavoro da fare è veramente tanto e poche persone nemmeno bastano. Però, come si dice in tantissimi casi: la speranza è l'ultima a morire. C'è una remotissima possibilità che l'uomo cambi mente e per realizzare ciò, c'è bisogno di un ulteriore aiuto da parte di quelle persone  citate da me prima, che io definisco “Angeli”. Nella vita, parecchie volte, ci siamo domandati: dove sono gli angeli? Come sono fatti? Hanno le ali? Sono biondi? A questo c'è una risposta..
Non ce ne siamo mai accorti, ma noi siamo sempre stati circondati da queste creature...
Un angelo è una persona semplice, umile, capace di donarti un sorriso con poco, capace di trasformare il dolore in gioia, capace di equiparare il tanto al poco.
Più di un anno fa, ne ho conosciuto uno di nome Pino, il quale mi ha proposto di aderire ad una parte dei suoi progetti relativi all'operato di un'associazione a scopo benefico. Devo ammettere che ancora oggi, riesco poco a far combaciare questo impegno da me preso con lo stesso Pino per via di alcuni miei problemi  familiari. Quando è possibile, fa sempre piacere aiutare persone che hanno veramente bisogno di aiuto. Non sono molto cattolico però questo mio aiutare è anche un modo per ringraziare chi ha creato il Tutto (che sia Dio o qualcun'altro).
Morale della favola? Non bisogna guardare il cielo per vedere se ci sono gli angeli, perchè l'angelo è in ognuno di noi se abbiamo la voglia di cercarlo.

                                                        
PINO (24 anni) studente

   Spiegare il perchè di questo mio gruppo non è cosa semplice.
Noi, briciole vede la luce l’11 ottobre 2002, fin qui tutto nella norma… il complicato da rendere a parole inizia quando mi si chiede di spiegare il perché di questa fondazione. Le motivazioni sono molteplici ma due le principali, una legata ad un mio bisogno, l’altra ad una Sua esplicita richiesta.
   Comunque vorrei non tenere questi due ambiti scissi tra loro, bensì mi piacerebbe parlarne come una singola grande Motivazione, speciale proprio perché non semplicemente di natura umana, dal mio soggettivo punto di vista. Da sempre mi sono sentito definire da tutti quelli che mi conoscevano, come un ragazzo serio, affidabile al massimo, ma per una persona col mio carattere, i complimenti sono cosa apprezzabile purché abbiano un senso. A me sinceramente non andava molto giù il fatto di ricevere degli elogi fine a se stessi… oltre ad un appagamento momentaneo, non è che mi fossero di grande utilità! Non ero interessato a prendermi dei meriti per la mia persona o il mio comportamento, anche perché credo di essere frutto del Suo amore ed un figlio deve dimostrare costante gratitudine verso il Padre più che bearsi del suo stato, autoincensandosi. Bene, avevo avuto in dono “una testa sulle spalle” ed un pizzico di attenzione verso il prossimo… come far fruttare al meglio questi regali gratuiti ed immeritati evitando che rimanessero solo un qualcosa di mia egoistica proprietà?
   La mia risposta è arrivata a 19 anni quando ho pensato di mettere a disposizione degli altri quello che sapevo fare (ad esempio scrivere), così mi sono buttato sul campo ed ho iniziato a “sfruttare” al massimo la mia credibilità convincendo le persone che si poteva fare insieme qualcosa di buono per il prossimo in difficoltà: così ha avuto il via il lungo viaggio…. A dire il vero, 5 anni fa, nelle orecchie mi riecheggiavano ancora le parole della mia maestra Barbara Curcio, che nel periodo delle elementari, mi inculcò concetti come la solidarietà ed il sociale, insegnamenti preziosi per cui anche oggi le ripeto il mio più sentito GRAZIE.
   Il tutto è iniziato così, partendo dalla cerchia delle conoscenze strette… man mano la realtà di Noi, briciole è cresciuta sino a raggiungere la conformazione attuale ed i risultati ragguardevoli che tanto ci inorgogliscono…Il ringraziamento più grande io lo devo a tutti coloro che, all’inizio, non mi hanno ostacolato ed hanno creduto da subito nella mia idea, quella di un mocciosetto sbarbato che parlava già di progetti, raccolte benefiche da intraprendere al più presto…Grazie per aver creduto nel mio sogno e per averlo reso anche il VOSTRO sogno…Qualcuno doveva pur iniziare quest’opera e sono ben felice che sia toccato a me; ho ricevuto un suggerimento dall’Alto e sto cercando di concretizzarlo attraverso una convinta volontà di assecondarlo in pieno.
   Sono certo che occuparsi di sociale sia una meravigliosa palestra di vita, forse quella che rende più maturi e anche molto, molto alla svelta… poi il fatto di avere la consapevolezza che ho davvero tutto, anche troppo, ed in molti sensi, fa sì che io sia sempre, continuamente spronato a “sdebitarmi” col mondo intero per tanta grazia ricevuta.
Io devo tanto al mio amato fratellino Noi, briciole: la mia mentalità di oggi, la combattività, l’ottimismo, l’affetto bellissimo delle persone che mi circondano assecondandomi anche quando ho delle spinte di entusiasmo verso le iniziative, per cui è piuttosto difficile tenermi il passo…
   Chiudo ringraziando le vecchie guardie del gruppo, eviterò di fare nomi per scampare dalle inevitabili omissioni non volute e mi sento di dire un grazie speciale ai “nuovi acquisti” di  Noi, briciole. In particolare il mio affetto e riconoscenza va ai ragazzi della parrocchia di S.Silvia, grandi sostenitori dei miei progetti benefici e da cui sto ricevendo moltissimo a livello umano, sicuramente più di ciò che ancora sono riuscito a dare loro… un grazie speciale a Chi da lassù mi dimostra quotidianamente un supporto ed un amore unici, grandi, veri, insostituibili motori per la mia vita e l'attività che promuovo con il gruppo.

   Questa la filosofia sottesa al mio gruppo a cui auguro una lunga, lunga vita!

                                                       



 
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