Briciolando sul mondo
Si inaugura una nuova rubrica tematica che tratterà gli argomenti più disparati, da questioni frivole ad altre molto più impegnative. Per iniziare questo spazio si parlerà di vacanze trascorse nel passato, ma perché proprio questa scelta? A mio avviso il viaggio rappresenta il momento in cui maggiormente si è se stessi, un’esperienza complessa che se raccontata, è un modo per farsi conoscere meglio dagli altri. Ed in questo caso un’occasione per approfondire il nostro rapporto tra “briciole”.
Luglio ed agosto tempo di ferie: le valigie sono pronte per accompagnarci verso i luoghi di villeggiatura… un periodo tanto agognato durante tutto l’anno, una manciata di giorni profondamente desiderati su cui si concentrano molte delle nostre aspettative. Durante l’anno si fantastica circa le possibili mete estive anche se a volte i problemi sul posto non mancano… disservizi, ritardi, alberghi senza stelle, letti con le molle a vista, villaggi turistici diversi dalle foto del depliant…
Date sfogo alle vostre
(dis)avventure, sconsigliate pure dei posti, rendete un servizio pubblico condividendo le informazioni di “denuncia turistica” ma soprattutto raccontateci come voi, sostenitori del gruppo
Noi, briciole vi siete comportati in situazioni inaspettate, divertenti, grottesche ambientate durante le vostre ferie indimenticabili, da tutti i punti di vista!
Inviate esperienze turistiche su
pino@noibriciole.netps a settembre, a vacanze concluse, apriremo una discussione sull’ultima estate, analizzando però, ciò che di bello vi è accaduto, anche per bilanciare il tutto, ed iniziare con lo sprint e la grinta necessaria il nuovo anno di studio e lavoro, ma soprattutto la nuova stagione benefica insieme!
Buone ferie a tutti Il Vostro Pino
1. Bologna, luglio 2006
Con la città emiliana ho un rapporto di amore-odio dovuto alle parecchie difficoltà a cui sono andato incontro visitando la capitale dei portici. La scorsa estate con Simone ci siamo regalati una giornata a Bologna, speranzosi di trovare un po’ di frescura e manicaretti di un certo tipo.
Arrivati nel capoluogo, abbiamo iniziato chiedendo delle informazioni per raggiungere il Santuario di S.Luca… sull’autobus abbiamo creato un caòs senza precedenti: due signore avevano idee contrastanti sul percorso migliore: “Andate a piedi ragazzi!” l’una, “Salite con l’autobus” l’altra. Morale della favola, non sapevamo a chi dare retta, così abbiamo optato per la gustosa e “piacevole” passeggiata panoramica. Pendenza della strada del 60%, 500 portici in salita, buona parte sotto il sole, insomma tra le due opzioni, abbiamo scelto la peggiore! Finita la visita, stanchi morti, abbiamo preso d’assedio il primo ristorantino sotto mano, vicino Porta Saragozza. La stanchezza era tale che non siamo riusciti ad entrare, ma ci siamo seduti all’aperto e ce ne siamo immediatamente pentiti: a parte la respirabilissima aria padana, a quell’ora, intorno ai nostri piatti, c’era un ritrovo di simpatiche mosche impazzite! Bella anche la gag con la cameriera: “Ragazzi la specialità del posto è un ottimo pesce! Cosa volete? Orata? Trota? Spigola al forno?” Noi con lo sguardo compiacente di chi già aveva le idee chiare abbiamo ringraziato ed ordinato una cotoletta alla bolognese! Il top della giornata sono riuscito a raggiungerlo sotto la Torre degli Asinelli. Pomeriggio inoltrato. Tutto fomentato, attratto dall’architettura medievale sopra di noi, mi sono messo a dire due cose storiche che ricordavo sul monumento, tutto convinto… fino a quando si sente un sonoro “spashhhhhhhhh”!! Mentre camminavo verso la torre, non mi ero accorto che sull’asfalto c’era un visibilissimo escremento di cavallo, freschissimo. Non esagero dicendo che avrà avuto un diametro di circa un metro ed un colorito poco rassicurante: l’erbivoro non doveva stare proprio benissimo di stomaco! Ancora ripensando a questa scena, rimango senza parole: immaginatemi in versione estiva (già antiestetica sul mio corpicino sinuoso da modello) con le scarpe immerse nello sterco morbido… in più in pieno centro storico, lungo una delle vie più eleganti della città! Che bellezza! Avete figuracce simili da raccontare? Penso che a questo livello sia difficile comunque, sono cose che solo io posso combinare, per fortuna almeno in trasferta! Anche se pure in casa, non sono molto meglio…
Pino, 19 luglio 2007 (12.23)
2.
Ottima idea Pino, io ti commento, però promettimi di non censurare nulla.
Le mie grezze in vacanza son tutte da censura
Un abbraccioooo
Luca, 20 luglio 2007 (14.11)
3. Ho pubblicato l'e-mail inviata da Luca perchè la mia risposta può essere utile a tutti gli utenti interessati a prendere parte alla discussione. Tranquilli! Non sono previste censure! A parte le parolacce e cose che ritengo offensive, pubblicherò integralmente tutti i commenti che invierete. Ciao a tutti!
Pino, 20 luglio 2007 (20.45) 4. Cinque Terre, agosto 2006
L’estate scorsa decidemmo con la mia ragazza e con una coppia di nostri amici di andare alle 5 terre. Prenotiamo un B&B improbabile e partiamo! L’opzione di prenotazione era prendere una camera con 4 letti e bagno in comune con un’altra camera oppure due camere e il bagno solo per noi. Noi scegliamo la seconda opzione che naturalmente era più dispendiosa. Ok? Arriviamo e ci fa vedere una camera carina e io e Francesca scarichiamo i bagagli lì. Poi attraversiamo la casa e ci mostra l’altra camera, un seminterrato pieno d’umidità e fa:”e questa è quella con il bagno personale” e io prontamente:”no, noi avevamo le camere con il bagno in comune” e lei:”si, ma siccome è arrivato un paraplegico che non passava da questa porta gli ho dato la vostra camera”.
Io arrabbiato nero la stavo per inghiottire e insultare a bestia, ma poi l’immagine di questo povero paraplegico che non passava per la porta mi ha fatto desistere. Così tutti un po’ imbestialiti ma comprensivi siamo andati a prendere il traghetto per le 5 Terre. E qui gia si inizia male, ci sfilano 15 euri per il parcheggio e vabbè… Andiamo in una pizzeria e prendiamo 4 pezzi di pizza (corrispondenti a circa 1/8 di una pizza tonda) e due lattine di coca: 14 euri! Disgrazie su disgrazie per tutto il giorno ma vabbè. Torniamo al B&B e per tutta la notte il paraplegico accanto a noi soffre e si deve fare ripetuti clisteri, quindi urli disumani e niente sonno, per finire in bellezza la mattina troviamo il bagno devastato da questa sua avventura notturna e clisteri usati sparsi ovunque!
Con lo stomaco già pregno andiamo a fare colazione e li ci sbatacchiano in faccia una paraplegica che oltre a stare sulla sedia a rotelle aveva anche dei problemi mentali. Questa tutta contenta della nostra presenza ci comincia a guardare e a fare dei versi per attirare la nostra attenzione. Noi che non sapevamo che fare. Per fortuna che al momento della colazione la portano via. Lì va di male in peggio: ci portano caffè in simil-orzo, marmellata di caccole e merendine che hanno visto la nascita di Napoleone. E per finire il bricco del latte portato con il dito dentro bello inzuppato!
Quel giorno partiamo per il principato di Monaco e dico solo che abbiamo risparmiato di brutto confronto alle 5 Terre! Ma anche qui abbiamo trovato un pullman di paraplegici in vacanza e pare che stavano con noi, ci sono in ogni foto! Tornati al B&B troviamo il bagno occupato dall’ormai famoso paraplegico che purtroppo lo rende di nuovo inutilizzabile. La mattina dopo siamo scappati rifiutandoci di fare colazione, ma il nostro amico che è andato a pagare è stato costretto a prendere un caffè!
Simone C., 23 luglio 2007 (11.21) 5. Diano Marina, agosto 2000
Ah! Ah! Ah! Grande avventurone Simo! E’ proprio incoraggiante dover organizzare una fine settimana nella provincia di La Spezia ad agosto con queste premesse! Di sicuro mi andrà meglio, o almeno lo spero! Allora eviterò i tranci di pizza e starò ben lontano dalle colazioni fatte in casa (stupendo il latte allo “scotta-dito”)! Altri consigli pratici? Portofino l’hai vista? Anche quella non deve essere molto “a buon mercato”… l'ultima mia esperienza in Liguria risale a qualche anni fa, a Diano Marina (Imperia). Avevo una stanza d'albergo affacciata sulla ferrovia proprio... vista binari e per di più in corrispondenza di una curva a gomito dove il macchinista era costretto a fischiare! Un effetto che di notte rendeva l'idea dei peggiori film horror! Un incubo solo a ripensarci!
Pino, 23 luglio 2007 (11.38)